UN SALUTO ALLE NUVOLE – Testi

UN SALUTO ALLE NUVOLE – CD

CHIUDERE QUELLA PORTA

Andrea, Dirigente Medico dell’Hospice: In questi anni all’Hospice sono passate alcune centinaia di persone ed ognuna di queste persone viene spesso accompagnata da altre persone che sono i familiari, a volte dei conoscenti.
Ognuna di queste persone ha una storia personale, una storia a volte anche povera perché spesso…boh… parlando così ci si accorge di persone che hanno vissuto delle esistenze a volte molto marginali anche in termini proprio cosiddetti sociali…

CLOSE THAT DOOR

Andrea, Medical Director of the Hospice: Over the years at the Hospice, hundreds of people have passed through. These people are often accompanied by other people who are family, sometimes friends.
Each of these people has a personal story, a story that may even be poor sometimes, because often…well…when you talk to them, you realize there are people who have lived lives that are at times very marginal, even in so-called social terms…

Esistenze
a volte marginali.
Storie vive,
storie di persone.

Ognuna
di queste persone
viene spesso accompagnata
da altre persone.
Fine vita.

Chiudere quella porta,
sempre e comunque.

Lives
at times marginal.
Living stories,
stories of people.

These
people
are often accompanied
by other people.
End of life.

Close that door,
always and in any case.

…e chiudere quella porta lì, sempre e comunque.
…and close that door there, always and in any case.


E C’E’ QUALCUNO

Mariola, OSS: Il rapporto del paziente con l’Hospice è molto singolare, molto personale, ognuno reagisce in modo suo; qualcuno viene qui sapendo che fra tre giorni ritorna a casa, qualcuno sa che viene a fare la fisioterapia, e c’è anche qualcuno che sa che questo è l’ultimo viaggio, è l’ultimo porto dove è arrivato…

AND THERE’S SOMEONE

Mariola, healthcare assistant: The relationship of the patient with the Hospice is very special, very personal, everyone reacts in their own way; someone comes here knowing they will go back home in three days, someone knows they’re coming to do physical therapy, and there’s also someone that knows this is the last journey, they’ve reached the last port…

E c’è qualcuno
che sa che questo
è l’ultimo viaggio
è l’ultimo porto
dove è arrivato.

E c’è qualcuno
che
ci cerca di continuo
qualcuno che ci chiama
che vuole avere
tanta gente attorno.

E c’è qualcuno
che un’ora prima
si lava
qualcuno che si chiude
che non ci chiama
qualcuno che
sa che in tre giorni
tornerà a casa

E c’è qualcuno dei nostri
che se ne va
con serenità
senza dolore
qualche volta
con il sorriso sulle labbra

And there’s someone
that knows this
is the last journey
they’ve reached
the last port.

And there’s someone
who
keeps calling us
someone who calls us
who wants to have
many people close by.

And there’s someone
who washed
an hour before
someone who closes themselves off
who doesn’t call us
someone who
knows that in three days
they’ll go back home.

And there’s someone here
who leaves
peacefully
with no pain
sometimes
with a smile on their face.


UN RICORDO BELLO

 

Silvia, infermiera: Di questo lavoro io mi porto a casa veramente tanto, nel senso che da quando lavoro qui diciamo… i primi tempi, arrivavo a casa e facevo i miei “piantini”, proprio perché vedere un paziente morire, o quanto meno soffrire, o i parenti stessi che gli sono lì accanto, così… sinceramente mi portavo questa… però nello stesso tempo il riuscire a dare loro qualcosa in questa fase della loro vita da terminali, a loro ed alle loro famiglie, sia a livello professionale, che a livello umano, emotivo, riuscire a farli stare in qualche modo meglio, mi fa star meglio anche me, anzi mi fa sentire quasi realizzata, son quelle … importanti, insomma.

A WONDERFUL MEMORY

Silvia, nurse: I really get a lot out of this work, in the sense that since I’ve been working here, let’s say…at the beginning, I got home and had my little “cries”, because just seeing a patient die, or at least suffer, or the relatives that are there next to them…honestly, that’s what I get…but at the same time, being able to give them something in this phase of their life, when they are terminally ill, to them and their families, both at the professional and the human, emotional level, being able to somehow make them feel better, makes me feel better too, actually it almost makes me feel fulfilled, those are…well, important.

 

Io
un ricordo bello l’ho
il pomeriggio di Natale
perché
sia i pazienti che i parenti
mangiarono tutti insieme
e
c’era questo clima…
nonostante erano persone
che stavano male,
però quel giorno c’era un clima così particolare
che sembrava di…
non erano neanche malati,
mi faceva star bene lavorare lì,
anzi ero quasi contenta
di essere al lavoro per Natale.

Eh,
di questo lavoro io
mi porto a casa veramente tanto,
i primi tempi
facevo i miei piantini,
sì,
proprio perché vedere
i pazienti morire
o quanto meno soffrire…
Però
riuscire a farli stare in qualche modo meglio
fa star meglio anche me.

I
a wonderful memory I have
is Christmas afternoon,
because
both the patients and the relatives
ate all together
and
there was this atmosphere…
even if they were people
who were ill,
that day there was such a special atmosphere
it seemed like…
they weren’t even ill,
it made me feel good to work there,
I was actually happy
to be at work for Christmas.

Huh,
I really get a lot
out of this work,
at the beginning
I had my little cries,
yes,
because just seeing
patients die
or at least suffer…
But
being able to somehow make them feel better
makes me feel better too.


DIECI GIORNI

Roberto (famigliare): Siamo stati bene, nel senso che nonostante tutto è stato un posto accogliente e mia madre ha passato serenamente gli ultimi giorni… ha trascorso serenamente, per quanto possibile gli ultimi. Non ricordo neanche, mi sembra… dieci giorni.

 

TEN DAYS

Roberto (relative): We were fine, in the sense that despite everything, it was a friendly place, and my mother spent her last days peacefully…she spent her last days as peacefully as possible. I don’t even remember, it seems…ten days.

 

Dieci giorni
gli ultimi giorni
hai bisogno di aiuto

Dieci giorni
gli ultimi giorni
hai bisogno di qualcuno

Dieci giorni
non si può evitare
non sei in grado di far niente

Gli ultimi giorni
nessuno è in grado
di affrontar la situazione

Gli ultimi giorni
non vuoi che succeda
ma non puoi fare nulla

Ed ho pensato
ai dieci giorni
Speri di guarire

E fai progetti
sul futuro
tornare a casa in dieci giorni.

Ten days
the last days
you need help

Ten days
the last days
you need someone

Ten days
you can’t avoid it
you can’t do anything

The last days
no one is able
to face the situation

The last days
you don’t want it to happen
but you can’t do anything

And I thought
about ten days
You hope in healing

And you make plans
for the future
go home in ten days


GLI ANGELI DI SAN CATALDO (Bolero quarto)

Sul libro di bordo dell’Hospice di San Cataldo “angeli” è il nome dato al personale infermieristico dal famigliare di un paziente deceduto lì.

 

THE ANGELS OF SAN CATALDO (Fourth Bolero)

In the logbook of the Hospice of San Cataldo, “Angels” is the name given to the nursing staff by the family members of a patient who passed away there. 


QUANDO LA SERA


Dal diario di bordo dell’Hospice

WHEN IN THE EVENING


From the logbook (of the Hospice)

Oggi il tuo volo è atterrato lì
dove arrivano i tuoi sogni.
Dirvi quanto sia grande il mio dolore
mi è impossibile.
Ho perso mio figlio di solo 46 anni
e non ho più nessun famigliare.
Andrea,
ti ho visto nascere
ed ho atteso il momento per vederti piangere.
Un saluto alle nuvole
da uno che non ti dimentica.

La sua casa
era ideale
per la sua serenità
e la sua guarigione
lì aveva suo marito,
suo nipote, le sue figlie
la sua vita.

Quando la sera
tornavamo a casa
una parte di noi era serena,
lei era in buone mani
in qualsiasi momento
sostenuta e accudita.
con amore.

Today, your flight landed there
where your dreams arrive.
It’s impossible for me to tell you
how great my pain is.
I lost my son who was only 46 years old
and I have no family left.
Andrea,
I watched as you were born
and I waited for the moment I would see you cry.
Say hello to the clouds
from someone who won’t forget you.

Her house
was ideal
for her peace
and her healing
there she had her husband,
her nephew, her daughters
her life.

When we went home
in the evening
a part of us was calm,
she was in good hands
in every moment
supported and cared for.
with love.


TURNI

Simona, OSS: Praticamente il turno si svolge di pomeriggio, poi la mattina, poi la notte… e facciamo la terapia e si rifà il giro-letti, se occorre… poi prepariamo il vitto per i giorni a venire… invece la mattina si inizia con la terapia, facciamo il giro-letti, ci occupiamo dell’assistenza dei pazienti, di quello che hanno bisogno e anche della famiglia…
Il rapporto con i pazienti… io li tratto tutti come se fossero miei familiari, parto da questo presupposto, e quindi per me è come se fossero mamme, nonne con tutto l’amore che posso dare e l’affetto, cerco di… più che altro affetto, nel senso io sono un tipo tipo baci, abbracci, sono un po’ espansiva…

SHIFTS

Simona, healthcare assistant: Basically there are afternoon, then morning, then evening shifts…and we do therapy and redo bedside care, if needed…then we prepare meals for the next days…instead, in the morning, we start with therapy, we do bedside care, we take care of patient assistance, what they and their families need too…
The relationship with the patients…I treat them all as if they were my family, I start from this assumption, and for me it’s as if they were mothers, grandmothers, with all the love and affection I can give, I try to…primarily affection, in the sense that I’m a hugger and kisser, I’m a little expansive…

Pomeriggio
mattina
notte
terapia
giro letti
di nuovo giro letti (se occorre)
vitto per i giorni a venire
colazione anche ai famigliari
o a chi c’è nella camera
poi l’igiene
l’assistenza,
tutto l’occorrente
i carrelli
la biancheria
venire in sala da pranzo
mangiare in camera
riordinare cucina.

Li tratto tutti
come fossero miei famigliari
mamme nonne
con tutto l’amore
l’affetto
baci abbracci
a volte
non sono a conoscenza
della loro malattia
i giorni passano
c’è qualcosa
si rendono conto che
c’è qualcosa che non va.

A volte mi chiedono
come fai
a lavorare in un posto
dove
comunque
sei
sempre
a contatto con la morte
io rispondo sempre che
alla morte
nel momento in cui dovessi abituarmi
alla morte
significherebbe che
dovrei smettere
di fare un lavoro come questo.

Pomeriggio
mattina
notte
terapia
giro letti
se occorre

Afternoon
morning
night
therapy
bedside care
bedside care again (if needed)
meals for the next days
breakfast for relatives too
or for who’s in the room
then hygiene
assistance,
everything needed
trolleys
sheets
come in the dining hall
eat in the room
tidy up the kitchen.

I treat them all
as if they were my family
mothers grandmothers
with all the love
affection
hugs kisses
sometimes
they don’t know
about their illness
the days pass
there’s something
they realize that
something isn’t right.

Sometimes people ask me
how I can work
in a place
where
anyway
you are
always
in contact with death
I always answer that
death
the moment
I get used to
death
means that
I should quit
doing this kind of job.

Afternoon
morning
night
therapy
bedside care
if needed.


UNA MAMMA DISPERATA


Dal libro di bordo dell’Hospice

A DESPERATE MUM

From the Hospice logbook

Vorrei durare un giorno a scrivere
per dirvi tutto della mia vita,
ma è impossibile;
vi dico solo
che la cosa più bella
che mio figlio ha detto
è stata mamma
la prima parola
venendo al mondo
e anche l’ultima,
è stata mamma,
vi abbraccio tutti,
una mamma disperata,
vi abbraccio tutti,
una mamma disperata.

Non posso più continuare,
ho gli occhi pieni di lacrime,
vi dico solo
che non dimenticherò
mai questo posto
e quando mi ci porteranno
verrò a trovarvi
per vedere dove è morto mio figlio,
verrò a trovarvi
per vedere dove è morto mio figlio,
vi abbraccio tutti,
vi abbraccio tutti,
una mamma disperata.

Tutto finisce?
Il dolore non è
senza senso,
qualcuno
lo condivide con te,
la sofferenza è più dolce
e la speranza rifiorisce,
ha detto mamma,
la speranza che se
in questo mondo così cupo
la prima parola venendo al mondo e anche l’ultima
esiste un luogo così pieno di amore,
allora forse anche dopo
non ci sarà più dolore,
ha detto mamma
ma infinito amore
la prima parola venendo al mondo
da dividere con tutte le creature
ha detto mamma,
ha detto
una felicità senza fine.,
da dividere
da dividere
da dividere con tutte le creature
Vi abbraccio tutti,
vi abbraccio
vi abbraccio tutti,
una mamma disperata,

vi abbraccio tutti,
una mamma disperata.

I would like to spend a day writing
to tell you all about my life,
but it’s impossible;
I’ll only say
that the most wonderful thing
my son said
was Mum
the first word
coming into the world
and also the last,
was Mum,
A hug to you all,
a desperate Mum,
A hug to you all,
a desperate Mum.

I can’t go on,
my eyes are filled with tears,
I’ll only say
that I will never
forget this place
and when they bring me
I’ll come visit you
to see where my son died,
I’ll come visit you
to see where my son died,
a hug to you all,
a hug to you all,
a desperate Mum.

Everything ends?
Pain is not
pointless,
someone
shares it with you,
suffering is sweeter
and hope blooms again,
he said Mum
hope that if
in this world so dark
the first word coming into the world and also the last
there is a place so full of love,
so maybe even after
there will be no more pain,
he said Mum
but infinite love
the first word coming into the world
to share with all creatures
he said Mum,
he said
endless happiness,
to share
to share
to share with all creatures
A hug to you all,
a hug
a hug to you all,
a desperate Mum,

a hug to you all,
a desperate Mum.


PER I GIORNI A VENIRE

Mariola, OSS: Ci sono tanti ricordi della gente, del sorriso, del dolce sorriso di Luana, che era dolcissima, la forza di Giovanni che all’ultimo, un’ora prima di morire faceva il bagno completo… c’è il ricordo di tanti familiari che ci trattavano come una parte della famiglia; Antonio che ci portava il prosciutto, che si mangiava insieme…

FOR THE NEXT DAYS

Mariola, healthcare assistant: There are many memories of people, smiles, Luana’s sweet smile, she was so sweet, the strength of Giovanni who, at the end, an hour before dying, had a complete bath…there’s the memory of so many relatives who treated us like part of the family; Antonio who brought us ham, that we ate together…


UN SALUTO ALLE NUVOLE

SAY HELLO TO THE CLOUDS